SAND VOLLEY 11 - 19 AGOSTO 2007 - CARISOLO (TN) X Edizione

4x4 (3+1) misto in "alta quota"

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  1. Dario6
     
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    A giorni il resoconto e qualche nota di viaggio...
    Intanto...
    il rapper Yasser Portuondo (MVP del torneo, vinto dalla nostra squadra "MEGLIO TARDI CHE MAI")
    ;) ;) ;) ;) ;)
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    Yasser_vittoria.jpg

     
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  2. Dario6
     
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    PARTIAMO DAL FONDO...
    24 SQUADRE PARTECIPANTI al torneo organizzato dalla U.S. Carisolo e dalla Pro Loco locale.
    4 gironi da 6 squadre che s'incontrano tra loro con il modulo "all'italiana".
    Unico set (tranne per semifinali e finali) al 15° punto con vantaggio di due punti (max 17). La squadra vincente ottiene due punti in classifica con l'aggiunta di un punto se l'avversario totalizza meno di 10 punti nel set unico. La squadra perdente ottiene un punto solo se totalizza più di 9 punti nel set unico.


    Squadra vincitrice: "MEGLIO TARDI CHE MAI"
    Claudio Davoli
    Rina Fioroni
    Dario Mambriani
    Elena Pietropoli
    Raidel Poey Romero
    Yasser Portuondo


    Dati forniti per la nostra squadra da Martina "l'Allenadora"

    Girone eliminatorio venerdì 17:
    MEGLIO TARDI CHE MAI- I BIVAROI 15-7
    MEGLIO TARDI CHE MAI - LA BRISUNA 15-5
    MEGLIO TARDI CHE MAI - LA VECCHIA GUARDIA 17-16
    MEGLIO TARDI CHE MAI - FORTI COME L'ACETO 15-7
    MEGLIO TARDI CHE MAI - ABBIAMO TROVATO IL QUARTO 15-12

    terminato in testa il girone con 13 punti

    Quarti di finale domenica 19:
    MEGLIO TARDI CHE MAI - GRANDE MAGO 15-9
    Semifinale domenica 19:
    MEGLIO TARDI CHE MAI - LA VECCHIA GUARDIA 2-0 (15-6; 15-6)
    Finale 19:
    MEGLIO TARDI CHE MAI - ABBIAMO TROVATO IL QUARTO 2-1 (17-16; 14-16; 15-9)

    Dopo le premiazioni nel Palazzetto di Carisolo con parenti e amici: un mix tra Cuba, Parma ed il Trentino... e una bandiera per i bei ricordi

    Edited by Dario6 - 3/9/2007, 22:56
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  3. Blockout
     
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    Bravissimi!!! image image image

    Grande Dario!
     
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  4. Dario6
     
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    CITAZIONE (Blockout @ 3/9/2007, 16:49)
    Bravissimi!!! image image image

    Grande Dario!

    Grazie Giorgio, sei molto gentile, appena ho tempo vi racconto qualcosa per scritto, anche se bisognava esserci per gustare l'intensità dei giorni trascorsi in allegria; come già scritto in apertura di sezione... dobbiamo ergere al più presto un busto per ricordare le gesta di Portuondo dai quarti in poi (penso che lo faremo dopo Natale, magari un calco :D , un pupazzo di neve proprio a Carisolo, dove dovremmo tornare tutti in quei giorni sul luogo del "delitto"), mentre Poey era andato meglio nel girone eliminatorio. Insieme fanno paura... direi a chiunque; noi amatori abbiamo fatto il nostro... cercando di sbagliare il meno possibile, mettere un pò d'ordine... quando ci voleva... e trasmettere ottimismo e fiducia a ripetizione nei momenti grigi, con promesse a volte mantenute, a volte no (per esempio Poey in finale si è fermato a 5 muri, altrimenti gli dovevo 5 pizze...)
    :woot:
    Qui in semifinale smarco "a mio modo" Yasser che, in banda, su palle veloci ("super"), è immarcabile, per l'ottimo movimento -braccio e polso- che gli permette di chiudere parallele davvero mascherate (ne ha fatta una strappa-applausi a Noceto e un paio in alta quota che hanno lasciato tutti a bocca aperta, compagni compresi)
    :o:
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  5. Dario6
     
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    Sand Volley in quota…

    “Meglio tardi che mai” (in tutti i sensi...) finalmente ce la fa

    Dopo-ferragosto intenso per gli abitanti di Carisolo, che si ritrovano circondati da pallavolisti trentini (compresi quelli giunti dalle valli limitrofe), ma soprattutto vengono colti di sorpresa dal ciclone caraibico “RayYas” che dal 17 al 20 agosto si è spostato, con un giro vorticoso, da Milano a Pinzolo, per ripassare su Milano, via Verona e terminare la sua corsa a Roma, dove aveva perso ormai gran parte della sua forza: “uno dormiva in treno, stanco morto (Raidel Poey Romero # 1) e un altro aspettava tutta la notte sveglio… fino al mattino, l’arrivo “nella città eterna” (Yasser Portuondo Daudinot # 4).
    Il torneo di Carisolo è iniziato sabato 11 agosto, mentre la sagoma inconfondibile dei due giganti neri si materializza verso le 16,30 di venerdì 17 nell’appartamento “Margherita” di Carisolo. Noto che Raidel è più disinvolto e conosce molto meglio la nostra lingua rispetto al mese precedente, quando si limitava a rispondere a gesti o a dire “Io ascolto por imparar…” La squadra è a tavola (dalla casa di montagna a fianco è arrivata anche la nostra mitica Rina Fioroni, con sua figlia Elena - 22 anni di differenza tra le nostre giocatrici che sembrano sorelle - ). Mangiamo come lupi, Poey forse fa più paura a tavola che in campo e quando glielo dico, annuisce e risponde “all’Avana c’è un detto: meglio alzarsi da tavola con “vergogna” che con fame”. Claudio, il mio amico di Parma che ci ospita, è di casa a Carisolo, “sente” molto il torneo… (pur avendo giocato con compagni discreti, non è mai andato oltre quarti o semifinali). “Non è mai troppo tardi” e bando alla scaramanzia … ecco trovato il nome della nostra squadra, altro che “Caribe”, come gli avevo orgogliosamente suggerito io.
    Arriviamo in campo, un rettangolo di sabbia non recintata, ma che ben presto avrà un perimetro naturale nei numerosissimi spettatori che seguiranno la serata. Subito ci siamo solo noi… E Portuondo, con la sua aria sempre ironica, sotto gli inseparabili occhiali a specchio, se ne esce con un italo-ispanico “zugamo contra fantasmi?”. Gli avversari arrivano: parecchi pallavolisti di buon livello, le ragazze niente di eccezionale e… a sorpresa manca Pasquale Gravina, annunciato in una squadra molto agguerrita. Via uno… sotto l’altro “I Bivaroi” e “La Brisuna” fanno i conti con le mazzate di Poey che due volte, quasi consecutivamente colpisce (una pallonata anche in testa) un coraggioso difendente di quest’ultima formazione. Io e Claudio ci alterniamo con compiti diversi, lui palleggia e io ricevo e va tutto bene, i cubani li teniamo in campo assieme (ed è uno spettacolo!), Rina palleggia molto bene, mentre in ricezione non è impeccabile, ma di fatto è di gran lunga la nostra donna migliore. Il cammino si fa improvvisamente duro contro “La vecchia guardia”, partiamo male, con “Guàra” (Poey), fino ad allora invalicabile a muro, che prende un po’ alla leggera certe scelte di gioco, Yasser diventa un po’ anarchico in ricezione, andando ovunque e venendo più volte punito su appoggi lunghi in zone del campo lasciate scoperte. Andiamo sotto 10-14, poi Raidel alza un muro… “che quello di Berlino a confronto… non è mai esistito” e costringe gli avversari a osare troppo e a sbagliare molto, fino al nostro sofferto 17-16 (diagonale al fulmicotone di Portuondo all’incrocio delle linee). Un’altra partita viene giocata in scioltezza e tra una gara e l’altra Yasser trova il tempo di “fraternizzare” con le ragazze del posto, mentre noi “emiliani”rincorriamo i bambini e Poey è preda di paparazzi indigeni. Chiudiamo la serata con un anticipo… della finale contro “Abbiamo trovato il quarto”, i campioni uscenti, che ci fanno sudare, prima di arrendersi ad un decoroso 15-12.
    Il sabato del… villaggio trentino trascorre all’insegna dell’amicizia, di un apparente riposo, si fa shopping, balli in discoteca a Madonna di Campiglio fino alle 4. Il giorno dopo è domenica, dovremmo riposare un po’, di sera ci aspettano le tre partite decisive e allora decidiamo di passare gran parte della giornata… tra cabinovia, seggiovia e cascate… sotto un diluvio, quando impazza il rap di Yasser Portuondo che, in ciabatte, improvvisa di tutto, mentre Poey filma e con un pugno chiuso attorno alla bocca “crea” una base musicale efficacissima. Tant’acqua dal cielo… fa sperare in una serata finale di volley indoor…al Palasport e invece alle 20 solo la sabbia rimane bagnata, l’aria è fredda e umida, ma si gioca open, perché non piove. Nei quarti superiamo agevolmente una squadra abbastanza temuta, addirittura Portuondo palleggia e io “sostituisco” Poey, improvvisandomi opposto. La semifinale è la nostra miglior partita, “el Tigre” Portuondo, in particolare, fa sul serio, ispiratissimo e spettacolare come mai l’avevamo visto in precedenza e viene applaudito più volte dal pubblico numeroso che circonda il campo da gioco. Poey non serve a 130 Km/h come nell’indoor, ma dalla zona di battuta il suo compagno di squadra non permette quasi di giocare ai malcapitati avversari che vengono presi a “fucilate” per una ventina di minuti ed un doppio 15-6 ci porta in finale contro una vecchia conoscenza: i vincitori delle ultime edizioni “Abbiamo trovato il quarto”, più che mai decisi a vendere cara la pelle, visto che i favori del pronostico sono tutti dalla nostra parte. Nel frattempo arriva la notizia che i nostri mori hanno trovato l’ingaggio a Roma, assieme ai connazionali Marshall, Romero e Osvaldo Hernandez. Yasser è molto felice, Raidel invece si trovava bene a Milano e non pensa più alla finale, ma al giorno dopo, ad un nuovo trasloco imminente che lo attende. I risultati in campo non tardano a… venire: giochiamo con sufficienza il primo set, praticamente si procede punto a punto con i nostri sfidanti, che difendono di tutto, proviamo varie soluzioni di gioco, alla fine la spuntiamo con un’invenzione di Yasser, mentre Poey porta a casa un paio di muri e poco più. Il secondo parziale è la fotocopia del primo, arriva il nostro match-ball sul 14-13, viene fischiata un’inesistente invasione a muro a Ray che se la prende un po’ e, stizzito, fallisce l’attacco successivo. Il pubblico spinge i beniamini di casa a gran voce e l’arbitro confeziona un capolavoro, inventando, con una decisione pornografica, un’invasione in attacco a Portuondo che aveva chiuso magistralmente una diagonale a mezzo metro di distanza dalla rete. Non discutiamo nemmeno, tanto è il nostro stupore e nemmeno gli spettatori riescono a capire cosa sia stato fischiato al nostro bomber. Si va al tie-brek e s’inizia con i nostri avversari gasatissimi ed eroici in ogni fondamentale; Poey stranamente latita a muro e non chiude invitanti palloni offerti su un piatto d’argento da Claudio Davoli. Portuondo si arrabbia per questo e si scatena attaccando con grande tecnica e violenza ogni pallone che Claudio gli alza a ripetizione, prende una murata (l’unica della serata) e subito dopo chiama a gran voce la palla in attacco, per far scendere un missile chiuso in parallela che ci porta avanti di una lunghezza al cambio di campo. I “padroni di casa” resistono fino al 9-9, poi, sempre il martello cubano, gioca due contrattacchi spaventosi, passando mezzo metro sopra il muro e non centrando fortunatamente la donna avversaria in difesa… Claudio piazza due aces in battuta flotting e procura un terzo attacco a Yasser che la mette giù negli ipotetici tre metri… Rilevo Claudio e lo speaker (porta-sfiga) annuncia che a “Dario spetta il compito di chiudere questa bellissima finale”. Ringrazio e preparo un servizio in salto che è quasi un ace (ormai di là, dopo aver salvato di tutto, non ricevono più nulla) e una invasione del miglior attaccante avversario fissa il punteggio sul 15-9 per noi. Alla fine premiazioni e grande soddisfazione per tutti nel Palasport di Carisolo.

    Da sinistra: Raidel Poey Romero, Rina Fioroni, Claudio Davoli, Yasser Portuondo Daudinot, Dario Mambriani
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    Meglio_tardi_che_mai.jpg

     
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  6. il_pippi
     
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    CITAZIONE (Dario6 @ 3/9/2007, 18:41)
    CITAZIONE (Blockout @ 3/9/2007, 16:49)
    Bravissimi!!! image image image

    Grande Dario!

    Grazie Giorgio, sei molto gentile, appena ho tempo vi racconto qualcosa per scritto, anche se bisognava esserci per gustare l'intensità dei giorni trascorsi in allegria; come già scritto in apertura di sezione... dobbiamo ergere al più presto un busto per ricordare le gesta di Portuondo dai quarti in poi (penso che lo faremo dopo Natale, magari un calco :D , un pupazzo di neve proprio a Carisolo, dove dovremmo tornare tutti in quei giorni sul luogo del "delitto"), mentre Poey era andato meglio nel girone eliminatorio. Insieme fanno paura... direi a chiunque; noi amatori abbiamo fatto il nostro... cercando di sbagliare il meno possibile, mettere un pò d'ordine... quando ci voleva... e trasmettere ottimismo e fiducia a ripetizione nei momenti grigi, con promesse a volte mantenute, a volte no (per esempio Poey in finale si è fermato a 5 muri, altrimenti gli dovevo 5 pizze...)
    :woot:
    Qui in semifinale smarco "a mio modo" Yasser che, in banda, su palle veloci ("super"), è immarcabile, per l'ottimo movimento -braccio e polso- che gli permette di chiudere parallele davvero mascherate (ne ha fatta una strappa-applausi a Noceto e un paio in alta quota che hanno lasciato tutti a bocca aperta, compagni compresi)
    :o:

    in quella foto mi pare che l'omino che dovrebbe saltare a muro decida di lasciarlo senza per dare spettacolo :sick:
     
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  7. Dario6
     
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    CITAZIONE (il_pippi @ 17/9/2007, 11:15)
    in quella foto mi pare che l'omino che dovrebbe saltare a muro decida di lasciarlo senza per dare spettacolo :sick:

    secondo me... per non rimetterci le dita... oh è sempre una scelta tattica
    :D
     
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6 replies since 21/8/2007, 07:23   696 views
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